Incentivi all’imprenditoria giovanile nel 2020

Breve rassegna dei più vantaggiosi bandi che prevedono incentivi e agevolazioni per piccole imprese e start-up: i bonus per l’imprenditoria giovanile 2020.

L’imprenditoria giovanile, si sa, è uno dei principali motori dell’economia italiana, perché è in grado di apportare al settore produttivo nazionale un carico importante di novità sul piano delle idee e delle tecnologie utilizzate, oltre a una indispensabile dose di entusiasmo.

Proprio per questo motivo, gli enti pubblici predispongono ogni anno diversi vantaggiosi incentivi all’ingresso dei più giovani nel mondo dell’impresa, favorendo la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e start-up innovative con finanziamenti e contributi a fondo perduto.

In questo articolo troverete la descrizione dei più importanti bonus per l’imprenditoria giovanile per il 2020, come gli incentivi previsti dai bandi:

  • Nuove imprese a tasso zero
  • Resto al sud
  • Smart&start Italia

Il bando Nuove imprese a tasso zero

“Nuove imprese a tasso zero” è uno dei più importanti bandi organizzati da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, che sostiene l’imprenditorialità in Italia, e in particolare le start-up innovative e le idee imprenditoriali che hanno un importante potenziale di business.

Nuove imprese a tasso zero si rivolge prevalentemente ai giovani fino a 35 anni e alle donne di qualsiasi età, ed è accessibile da ogni parte d’Italia, senza limitazioni territoriali.

Ha lo scopo di favorire la creazione e il sostegno di piccole e micro-imprese, che siano costituite da non più 12 mesi in forma di società di persone, società di capitali o società cooperative (sono quindi escluse le ditte individuali e le società semplici).

Con questo incentivo è possibile ottenere il finanziamento a tasso zero di una somma corrispondente al 75% delle spese necessarie per realizzare iniziative come:

  • produzione di beni
  • trasformazioni di prodotti agricoli
  • fornitura di servizi
  • iniziative imprenditoriali nell’ambito dei settori del turismo, della cultura e dell’innovazione

Il finanziamento riguarda spese fino a un massimo di 1,5 milioni di euro per ogni domanda presentata e viene riconosciuto dall’ente secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda, fino ad esaurimento delle risorse disponibili (che ammontano a ben 150 milioni di euro).

Il finanziamento viene concesso sul 75% del valore delle spese ammissibili, calcolate al netto dell’Iva. Il restante 25% delle spese rimane a carico dell’impresa, ma nulla esclude che con riferimento a tale quota possa comunque richiedersi un diverso finanziamento da parte di banche o altri istituti di credito.

Ovviamente, per poter accedere all’agevolazione è necessario allegare alla domanda un dettagliato business plan, che sarà sottoposto alla valutazione della commissione giudicante.

In ogni caso, i partecipanti hanno l’ulteriore vantaggio di poter richiedere il finanziamento allegando delle fatture non ancora quietanzate.

L’investimento programmato deve essere poi realizzato entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento, mentre il piano di rimborso può durare fino a 8 anni, con il pagamento di due rate all’anno all’ente finanziatore.

Resto al Sud

Anche il bando Resto al Sud è un’iniziativa predisposta da Invitalia, ed è uno degli strumenti di sostegno più apprezzati dai giovani del mezzogiorno che intendono avviare un’attività d’impresa.

Confermato anche per il 2020, Resto al Sud prevede un’importante novità a partire da quest’anno: infatti, a far data dal 9 dicembre 2019, possono chiedere l’incentivo anche i liberi professionisti e i giovani tra i 18 e i 45 anni (elevata, dunque, la soglia anagrafica di accesso).

Possono presentare domanda per Resto al Sud i soggetti residenti nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania,
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna,
  • Sicilia
  • aree interessate dagli eventi sismici del 2016-7 in Centro Italia

Può far richiesta il soggetto che non sia già titolare di altra attività di impresa o di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Il bonus per l’imprenditoria giovanile 2020 previsto da Resto al Sud consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese necessarie per realizzare l’attività d’impresa risultante dal business plan presentato in allegato alla domanda.

Il restante 65% viene finanziato da banche aderenti all’iniziativa, e il pagamento dei relativi interessi rimane interamente a carico dell’ente organizzatore (Invitalia).

Resto al Sud consente di chiedere fino a 50.000 euro per ogni ditta individuale e ben 200.000 euro per le domande inoltrate da società composte fino a 4 persone.

Grazie a questo bando è possibile finanziare spese come:

  • l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature
  • la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di immobili
  • l’acquisto di materie prime
  • l’acquisto di software gestionali
  • il pagamento delle bollette relative alle utenze
  • i canoni di locazione e affitto

Smart & Start

Nell’ambito delle agevolazioni all’imprenditoria giovanile per il 2020, va citato sicuramente anche il progetto Smart & Start, sebbene tale bando non preveda alcun limite di età per la partecipazione.

Tale incentivo, infatti, è riservato alle start-up innovative di piccole dimensioni (max 50 dipendenti e fatturato limitato), cioè la forma societaria più adatta allo sviluppo di nuove idee da parte di giovani qualificati.

Le start-up innovative, del resto, sono caratterizzate proprio dal fatto di prevedere la necessaria partecipazione di personale particolarmente qualificato, oltre al fatto che tali società devono necessariamente riservare una quota minima, pari al 15%, per le attività di ricerca e sviluppo.

Il bando Smart & Start 2020 permette di ottenere il finanziamento agevolato dell’80% delle spese relative alle immobilizzazioni di macchinari, impianti, brevetti e know-how, nonché delle spese relative al personale dipendente e ai servizi quali progettazione, sviluppo e consulenza.

La quota agevolata di finanziamento sale al 90% se l’impresa è costituita interamente da giovani fino a 35 anni o da donne.

Incentivi all’imprenditoria giovanile nel settore agricolo

Appare opportuno, infine, dare uno sguardo agli incentivi predisposti per il settore agricolo, che finalmente sembra tornato al centro dell’attenzione dell’agenda governativa italiana.

Nel 2020, infatti, i giovani under 40 che avvieranno un’impresa in tale settore potranno usufruire dell’esenzione contributiva nella misura del 100%.

Tale favorevole misura si aggiunge all’esenzione Irpef per i redditi agricoli, che pertanto non concorrono alla formazione della base imponibile che viene presa come riferimento per il calcolo dell’imposta sui redditi degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti.

Da notare, infine, in questo settore, anche la possibilità di ottenere mutui a tasso zero, riservata all’imprenditoria femminile.