Come funzionano le aste fallimentari e come parteciparvi
Espropri forzati, affari e aste giudiziarie
Spesso si sente parlare di aste fallimentari ma non si approfondisce l’argomento per pigrizia o perché si è convinti di non aver nulla a che fare con queste specifiche attività. Niente di più sbagliato, poiché molte volte partecipando a tale tipologia d’asta si possono concludere incredibili affari! Un’asta giudiziaria è il mezzo tramite il quale i creditori possono vedere finalmente saldati i debiti contratti da persone fisiche o aziende insolventi e si basa essenzialmente sulla vendita forzata di alcuni beni appartenenti appunto ai suddetti debitori. Le proprietà vengono quindi sequestrate e pignorate, per rivenderle a prezzi nettamente inferiori al loro reale valore di mercato, perciò estremamente vantaggiosi per i partecipanti all’asta. Pur presentandosi molto semplice, il discorso necessita però di un’adeguata analisi, che vada a toccare in particolare aspetti quali:
- Chi può partecipare alle aste fallimentari?
- Modalità di partecipazione alle aste giudiziarie
- Perché viene pignorato un immobile o un bene?
- Documenti e procedure di sicurezza
Ma è meglio iniziare con una sommaria illustrazione dell’argomento aste giudiziarie/fallimentari, cercando di inquadrare i punti fondamentali e lasciando poi spazio ad ulteriori approfondimenti.
Cosa sono le aste sezioni fallimentari?
Come detto le aste giudiziarie o fallimentari sono quelle particolari aste che vedono messi in vendita dei beni espropriati. Il sequestro avviene sulle proprietà dei soggetti esecutati, ossia degli individui o delle aziende che, agli occhi del Tribunale, appaiono insolventi. Il debito contratto infatti deve essere in qualche modo saldato e questo avviene tramite l’ottenimento di liquidità derivante dalla vendita dei sopramenzionati beni. Un esempio potrebbe essere quello della classica ditta caduta in disgrazia, incapace di fatturare, produrre utili e quindi fortemente in debito nei confronti dei fornitori. Questa, una volta ricevuto l’ultimo avviso di pagamento (precetto), viene investita da una non contrastabile azione esecutiva e quindi dal relativo pignoramento.
Un’asta giudiziaria è il metodo più rapido per trovare un gran numero di acquirenti interessati al bene sequestrato, condizione che porta ad una gara tra offerenti che può portare il Tribunale ad ottenere una cifra sufficiente a saldare il debito dell’esecutato. L’asta è preceduta dalla pubblicazione di un avviso di vendita, all’interno del quale è presente ogni informazione utile al futuro acquirente, dalla base d’asta al rilancio minimo, passando per la data/ora d’inizio e per la descrizione approfondita del bene.
Chi può partecipare?
La risposta a tale quesito è molto semplice ed è da ricercarsi nell’art. 579 del codice di procedura civile. All’interno di questo articolo si dice infatti che chiunque può partecipare alle aste giudiziarie, escluso il soggetto insolvente e quindi vecchio proprietario dei beni in asta. Le persone giuridiche o fisiche possono perciò prendere parte alla gara, offrendo somme di denaro via via più alte al fine di aggiudicarsi le proprietà in vendita. In questo modo il Tribunale potrà acquisire denaro da impiegare per coprire i debiti e quindi soddisfare le richieste dei soggetti creditori. Le offerte possono essere poste in prima persona o tramite un intermediario, o mandatario, il quale dovrà presentare una specifica procura.
Al fine di dare la possibilità ad un numero sempre più alto di persone di partecipare alle aste di tipo fallimentare è stato trovato un accordo tra i Tribunali e l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), arrivando alla definizione di una specifica convenzione che premia chi si aggiudica un’asta di questo tipo con un mutuo. Questo significa che anche chi non dispone dei fondi necessari è comunque in grado di prendere parte ad una gara di vendita e, nel caso riesca ad aggiudicarsi il bene, può contare sui fondi del mutuo appena stipulato. Le banche propense a concedere tale disponibilità finanziaria ai compratori sono tante ed è possibile consultarne l’elenco completo direttamente in rete.
Come partecipare alle aste fallimentari
Secondo la modalità classica il primo passo da compiere, se si ha intenzione di prendere parte ad un’asta fallimentare, è quello di presentare il proprio modulo di partecipazione presso gli appositi uffici, il quale deve essere consegnato entro una data prestabilita assieme alla cauzione e a tutti i documenti richiesti. Le tipologie d’asta, suddivise sommariamente in “senza incanto” e “con incanto”, possono però variare ulteriormente e dipendono dal bene in vendita, dal Tribunale in cui avverrà la gara e dalla possibilità di seguire la stessa gara via web.
L’ordinanza di vendita, emanata prima dell’effettivo inizio della gara e pubblicata su quotidiani e portali online, contiene tutte le informazioni inerenti alle modalità di partecipazione, all’ammontare della cauzione e ai comportamenti da seguire in caso di aggiudicazione del bene in asta.
Attualmente sono tantissime infatti le aste che si svolgono sul Web, tipologia di vendita che presenta numerosi vantaggi per gli acquirenti, compreso l’impiego di specifici strumenti, come ad esempio quello che consente il piazzamento automatico delle puntate. Queste gare perciò permettono a chiunque di seguire ogni fase anche a grande distanza, evitando in particolare le spese relative agli spostamenti. Le aste telematiche sono quindi la nuova frontiera delle vendite giudiziarie, poiché aprono le porte dei Tribunali anche a chi, per impegni quotidiani o per lavoro, non riesce ad essere fisicamente presente nei giorni e negli orari in cui viene fissata l’asta alla quale è interessato. Nelle aste fallimentari online è richiesta infatti solo l’iscrizione al sito d’aste prescelto e l’ammissione alla vendita sarà automatica e molto semplice una volta versata la cauzione indicata.
Documenti e procedure di sicurezza
Partecipare ad un’asta giudiziaria presuppone un’attenta analisi di tutta la documentazione relativa alla vendita, dalle ordinanze ai fogli di perizia, passando per gli avvisi ed il materiale inerente al bene oggetto d’asta. L’acquirente ha infatti a propria disposizione gli strumenti necessari per valutare la proprietà in vendita, dalle planimetrie ai tour virtuali, passando per le classiche foto e i più completi filmati, condizione che offre una relativa sicurezza al compratore.
Inoltre è possibile, previa prenotazione presso il cosiddetto Custode Giudiziario, effettuare una visita di persona al fine di valutare con i propri occhi le condizioni del bene, che sia un macchinario, un edificio o un pezzo di terra. La documentazione può essere consultata presso il Tribunale o, quando previsto, direttamente online, collegandosi a portali specializzati in aste giudiziarie.
Oltre al già citato “avviso” e all’ordinanza di vendita , esistono altri documenti importanti, come la perizia di stima, nella quale sono elencate tutte le caratteristiche del bene in asta, dalla planimetria al tipo catastale, passando per la descrizione delle condizioni strutturali e le problematiche eventualmente presenti.