Economia in Italia: quali saranno i migliori lavori del 2021?
La pandemia dovuta al Covid è stata una tragedia senza precedenti che ha mutato il nostro modo di vivere, di relazionarci e di lavorare. Alcune vecchie occupazioni sono precipitate in una crisi da cui difficilmente riemergeranno mentre nuovi lavori si stanno affacciando e, pur in un difficile contesto economico, sono destinati a diventare le migliori possibilità del 2021. Le occupazioni emergenti sono caratterizzate soprattutto da una grande flessibilità e dalla possibilità di lavorare a distanza. Non è chiaro infatti quanti saranno i vaccini disponibili e se nel giro di pochi mesi si potrà tornare negli uffici e riprendere la vita lavorativa di prima. I tempi potrebbero essere più lunghi e comunque alcune abitudini sviluppate nel periodo del coronavirus rimarranno. Nel frattempo è fondamentale conoscere quali saranno le attività che avranno modo di svilupparsi positivamente, ma per farlo bisogna valutare alcuni aspetti come:
- l’incremento dello smart working;
- il calo drammatico per servizi turistici, ristorazione e trasporti;
- l’aumentato fabbisogno di medici, infermieri, addetti alla logistica e alle piattaforme digitali.
I migliori lavori del 2021: una panoramica a 360 gradi
Lo smart working è stato adottato da circa 2 aziende su 3: un survey della Associazione italiana dei direttori del personale (Aidp), riportato da Il Sole 24 Ore, ha evidenziato che il 69% dei dipendenti ha risparmiato soldi e tempo per i mancati spostamenti mentre il 64% ha avuto un miglioramento nel rapporto qualità della vita/lavoro. Il futuro che sembra attenderci è quello del mantenimento del lavoro agile con quote di lavoro in presenza inferiori a quelle del passato. Infatti ben il 68% degli intervistati ha detto che anche quando si potrà tornare alla normalità, continuerà con le attività a distanza. Anche un’indagine di Euromobility ha evidenziato che il 33% dei mille lavoratori intervistati preferirebbe proseguire con lo smart working anche a emergenza finita e oltre la metà vorrebbe continuare anche se in modo limitato. Questo significa che andranno affrontati tanti nodi non ultimi quelli contrattuali e che ci sono dei punti interrogativi a cui dare risposta, per esempio in relazione agli spazi negli ambienti domestici e a un possibile sovraccarico di lavoro dei dipendenti. Il lavoro a distanza è stata una esperienza che ci ha insegnato a rapportaci con nuove tecnologie e soprattutto ha salvato diversi posti di lavoro grazie alla flessibilità dell’occupazione digitale. I posti persi si sono visti nel turismo e nella ristorazione, in quest’ultimo settore, pur con la possibilità dell’asporto, molte attività hanno dovuto chiudere. Le grandi carenze di personale, e quindi le richieste, si sono avute nel campo sanitario dove la mancanza di medici, infermieri e OSS è stata una delle principali preoccupazioni. Anche a fine pandemia queste professioni continueranno ad essere molto richieste proprio a causa di una contrazione del personale sanitario iniziata diversi anni fa. Se invece diamo un’occhiata ai giganti come Google, Netflix, Amazon, Microsoft e Apple si nota che le assunzioni non sono mai cessate. Questo significa che sono le attività senza negozi fisici ad avere la meglio. Poiché il Covid e lo smart working hanno impresso una svolta da cui non si tornerà indietro, è evidente che il successo sarà appannaggio dei lavori che potranno svolgersi in modo digitale, tra cui quelli degli architetti e degli avvocati. Ma non solo, infatti in ambito informatico nel 2021 ci saranno opportunità di lavoro per:
- data analyst
- addetti agli e-commerce
- digital marketing
- it developer.
I data analyst sono professionisti fondamentali nella vita delle aziende perché attraverso l’analisi e l’aggregazione dei dati ricavano informazioni che determinano il business. Dato un problema, questi specialisti che collaborano con settori come il marketing, la logistica e la produzione, analizzano i dati e risolvono una eventuale frenata del business. È facile intuire che si tratta di una professione trasversale ambita da tutte le aziende. E gli addetti agli e-commerce? Per loro è immediato prevedere un futuro roseo in quanto anche coloro che, prima della pandemia, non compravano online hanno poi adottato questa abitudine e la manterranno in futuro. Già prima dell’avvento del coronavirus era in atto un processo di digitalizzazione che è andato mano a mano accelerando. I settori che cresceranno ulteriormente saranno quelli legati al food delivery, alla moda e alla bellezza. Sempre in ambito digitale la professione del digital marketing sarà sempre più attuale perché grazie a questa attività ogni e-commerce potrà non solo sviluppare la propria rete di clienti ma anche conoscere il trend e, di conseguenza, creare offerte specifiche per il target di clienti. Grandi possibilità nel 2021 anche per lo sviluppatore informatico (IT developer), una figura che sarà sempre più ricercata dalle imprese. Lo sviluppatore, infatti, è in grado di creare software e di ottimizzare le infrastrutture digitali. Le diverse specializzazioni consentiranno a questi professionisti di lavorare in ambito Finance, Marketing, assistenza sanitaria e molto altro ancora.
Altre possibilità di lavoro per il 2021
Se allarghiamo lo spettro di possibilità al di là del settore informatico, notiamo che mancheranno anche responsabili di magazzino di cui le grandi catene di distribuzione hanno necessità: una gestione efficiente del magazzino e delle attività connesse (controllo, stoccaggio, imballaggio e spedizione) migliorano la competitività aziendale. Saranno inoltre ricercati traduttori, alcune stime vedono un aumento delle richieste del 46% entro il 2022. È facile intuire che in un mondo sempre più globalizzato queste risorse saranno indispensabili per comunicare con tutto il pianeta. E la micromobilità quali possibilità può offrire? Si tratta di un trend che nel futuro vedrà ampi sviluppi. Questi mezzi elettrici abbattono le emissioni, sono divertenti e possono essere ripiegati nel bagagliaio dell’auto. Nel 2021 i posti di lavoro in questo settore saranno numerosi perché le persone preferiranno continuare a spostarsi in maniera individuale e a basso costo piuttosto che sugli affollati mezzi pubblici. Gli investimenti nelle aziende che producono monopattini, scooter e biciclette elettriche sono elevati.