Partita IVA: come funziona il bonus strumentale per autonomi?
Impresa 4.0 trasforma il super e iper ammortamento in un credito di imposta del 6%. Oggi questa agevolazione fiscale in materia di digitalizzazione può essere utilizzata dagli autonomi a partita IVA , anche in regime forfettario
Con la manovra finanziaria 2020 il super e l’iper ammortamento sono stati trasformati in un credito di imposta del 6% sull’acquisto di beni strumentali. La grande novità in materia, è l’estensione di questo beneficio, prima appannaggio esclusivo delle imprese, alle partite IVA, compresi i contribuenti in regime forfettario e gli esercenti delle professioni e delle arti.
Ma cosa si intende per beni strumentali? Quali tipologie di spesa sono considerate rilevanti? Quali sono i limiti concessi dal fisco? In questo articolo rispondere a tutte le domande per cercare di fare chiarezza sull’argomento in modo semplice e pratico.
- I soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali
- Le condizioni che permettono di utilizzare il credito di imposta
- Cosa sono i beni strumentali e quali sono ricompresi nel bonus
- Modalità e funzionamento del credito di imposta al 6%
I soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali
La legge di bilancio 2020, legge numero 160 del 27 dicembre 2019, ha ampliato notevolmente la platea di fruitori del bonus per l’acquisto di beni strumentali. Sono infatti stati inclusi esercenti Professioni e Arti e tutte le imprese residenti nel territorio italiano e le organizzazioni stabili di soggetti che non sono residenti. Mentre fino all’anno scorso era esclusivo appannaggio delle imprese, oggi questo incentivo prescinde dal settore economico di appartenenza , dalla forma giuridica, dalla dimensione, dal regime di determinazione del reddito , includendo così anche le partite IVA a regime forfettario.
Viene preclusa, invece, la possibilità di richiedere questo credito di imposta a tutte le imprese che si trovano in stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, liquidazione volontaria concordato preventivo o qualsiasi altra procedura concorsuale in atto. Ad essere escluse sono anche le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
Le condizioni che permettono di utilizzare il credito di imposta
Per poter usufruire di questo bonus le aziende devono dimostrare di essere in regola con le seguenti condizioni:
- rispetto totale delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- versamento puntuale e corretto dei contributi assistenziali e previdenziali a favore dei lavoratori.
Cosa sono i beni strumentali e quali sono ricompresi nel bonus
Nella categoria di beni strumentali possono essere ammessi tutti quei prodotti, materiali o immateriali, che il lavoratore autonomo (imprenditore o libero professionista) acquista per poter svolgere nel migliore dei modi la propria attività. Tra questi spiccano i device per eccellenza, di cui non è possibile fare a meno in qualunque tipo di attività, ossia smartphone e computer. L’elenco di articoli che fanno parte dei beni strumentali è assai ampio se si considera che sono ricomprese tutte le attrezzature, gli utensili e persino gli arredi. La dicitura strumentale viene infatti utilizzata per ricondurre l’oggetto all’esercizio dell’attività.
Quello che interessa a noi è capire quali sono i beni che rientrano all’interno del credito di imposta al 6% concesso ai lavoratori autonomi nell’ultima finanziaria. Secondo le indicazioni legislative, i beni in questione devono essere materiali, strumentali, nuovi e, ovviamente, destinati ad attività produttive collocate all’interno dello Stato italiano.
Un chiarimento dell’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come per bene strumentale, in riferimento ai super ammortamenti, si deve considerare il bene caratterizzato dalla strumentalità in relazione al lavoro esercitato dal professionista o dall’artigiano.
Quello che è fondamentale sottolineare è che le disposizioni insisto ma sul concetto di bene nuovo. questa connotazione quando sussistono i seguenti requisiti: quando il bene viene acquistato direttamente dal produttore quando il bene non viene acquistato direttamente dal produttore o da rivenditore ma non è in alcun modo stato utilizzato da nessun soggetto.
L’ultima attenzione può essere data alla territorialità che in questo frangente riguarda esclusivamente la locazione dell’ufficio. Non è infatti rilevante il luogo in cui è stato prodotto il in questione.
Ai titolari di partita IVA non viene quindi esteso il bonus beni strumentali in relazione all’acquisto di :
- mezzi di trasporto, come ad esempio l’autoveicolo;
- qualsiasi tipo di bene con un’aliquota inferiore al 6,5%;
- costruzioni e fabbricati;
- software accessori e non indispensabili per l’utilizzo del computer;
- tutti i beni che rientrano all’interno dell’agevolazione industria 4.0 ( riservata esclusivamente alle imprese)
Modalità e funzionamento del credito di imposta al 6%
Come abbiamo detto precedentemente, il bonus equivale ad un credito di imposta del 6% e ha validità all’interno di un tetto massimo di 2 milioni di euro di spesa. Il bonus beni strumentali per autonomi può essere utilizzato esclusivamente come credito d’imposta in compensazione tramite il modello F24.
Le modalità di funzionamento della compensazione sono le seguenti:
- la compensazione inizia l’anno dopo a quello in cui è entrato in funzione il bene acquistato,
- la compensazione è suddivisa in 5 quote annuali di uguale importo se si tratta di beni materiali,
- la compensazione è suddivisa suddivisa in 3 quote annuali di uguale importo quando si tratta dei beni immateriali inserite all’interno dell’allegato B della legge di bilancio 2017.
Per ottenere il credito d’imposta è necessario fare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. fondamentale ricordare che il credito non può essere oggetto di trasferimento o cessione a soggetti terzi.
Perché il Ministero accolga la richiesta e accetti di erogare il bonus, è necessario che sulle fatture dei beni strumentali sia indicata, in modo chiaro e univoco, la legge alla quale fare riferimento:
“Bene agevolabile ai sensi dell’art.1 co. 185 della Legge di Bilancio 2020” (per i beni materiali super ammortizzabili)”.
Le fatture originali devono essere conservate per anni e mostrate se vengono richieste dal fisco.
Il bonus beni strumentali per autonomi può essere cumulato con altre agevolazioni purché queste non superino il limite dato dal costo del bene stesso.