Robotica industriale, per aumentare l’efficienza della produzione
Cos’è la robotica? Quanti tipi di robot industriali esistono? Ecco alcune informazioni.
Lo sviluppo dell’industria 4.0 ha portato a una sempre maggiore diffusione di sistemi di automazione all’avanguardia anche presso aziende di minori dimensioni. L’esigenza di aumentare l’efficienza nella produzione e di sviluppare nuovi percorsi di business ha fatto sì che i robot meccanici raggiungessero un’importanza estremamente rilevante. Tanto che, sempre più spesso, risulta difficile immaginare di svolgere lavori senza l’ausilio dei robot industriali.
Ma cos’è un robot industriale? Quanti tipi di robot industriali esistono?
Dal momento che questi sistemi rivestono un’importanza fondamentale, come appena detto, occorre fare una panoramica generale sull’argomento, in modo da capire quali sono i vantaggi della robotica industriale oggi e quali potranno essere i suoi possibili sviluppi futuri nell’ambito del settore industriale. Ecco allora gli argomenti che andremo ad affrontare in questo articolo:
- cos’è la robotica?
- definizioni di robot
- componenti di un robot;
- tipi di robot industriali;
- robot industriali prezzi.
Cos’è la robotica?
Per prima cosa, occorre specificare cosa si intende per robotica industriale e avere ben chiaro l’ambito di cui stiamo parlando.
La robotica industriale è un settore che si è sviluppato notevolmente nel corso degli ultimi anni, che prevede l’utilizzo di sistemi automatici per la realizzazione del lavoro industriale. In tale settore, un sistema di automazione si sostituisce all’uomo nella catena di montaggio, realizzando sempre lo stesso lavoro ad un ritmo costante e frenetico.
Gli strumenti meccanici che vengono progettati per eseguire un determinato lavoro in autonomia entrano a far parte della robotica industriale. I sistemi automatici vengono chiamati “robot”.
Definizioni di robot
A questo punto è bene chiarire cos’è un robot industriale. Bisogna sapere che non esiste un’unica definizione per rispondere a questa domanda, bensì possono essere identificati 3 significati differenti. Eccoli:
- RIA (Robotic Institute of America): questa è la definizione più diffusa e accettata dagli esperti nel settore della robotica industriale. In questo caso, un robot viene definito come uno strumento multi-funzione riprogrammabile, realizzato con lo scopo definito di spostare, aggiungere, rimuovere oggetti, come materiali, parti e attrezzi attraverso movimenti che vengono programmati in precedenza. Inoltre, il robot può acquisire dati dall’ambiente esterno ed elaborarli tramite la propria intelligenza artificiale, riuscendo ad ottimizzare il proprio lavoro;
- definizione semplice: secondo tale definizione, un robot rappresenta una speciale connessione intelligente tra percezione e azione, permettendo di compiere il lavoro ad alta velocità senza alcun difetto;
- ISO 8373: secondo la definizione inserita nel “vocabolario” della robotica industriale, un robot è un sistema con controllo automatico, riprogrammabile e multi-funzione, che può essere sia fisso a terra sia mobile, di tre o più assi ed il suo scopo è quello di essere utilizzato per operazioni di automazione industriale.
Da tutte queste definizioni si evince che un robot non è un semplice strumento meccanico. Si tratta di un prodotto che possiede una propria struttura connessa, costituita a sua volta da altre sotto-connessioni che consentono di eseguire le azioni che sono state programmate in precedenza. Il robot è un sistema efficiente, in grado di modificare il proprio modo di lavorare, acquisendo una sorta di intelligenza propria che gli permette di elaborare un gran numero di dati che provengono dall’esterno.
Componenti di un robot
Le strutture meccaniche che compongono un robot possono variare a seconda del sistema automatico che le caratterizza. Tuttavia, si possono identificare alcuni punti comuni o componenti che rappresentano le linee guida di una generica struttura meccanica.
Il primo componente di un robot è la catena cinematica, conosciuta anche come “braccio”. Questo componente è a sua volta costituito da una serie di corpi rigidi, chiamati con il nome inglese “link”, interconnessi da una serie di giunti meccanici identificati con il termine “joint”.
Ad ogni modo bisogna sapere che l’estremità della catena del robot è sempre fissata a terra. A termine dell’ultimo corpo rigido si trova l’organo terminale, anche conosciuto con il nome inglese di “End Effector”. Su questo si può collegare una pinza oppure un generico strumento adatto per far compiere al robot l’azione che si desidera. La pinza prende il nome di “Gripper”, mentre quando viene collegato qualsiasi altro strumento, il termine da utilizzare è “Tool”.
Tipi di robot industriali
Esistono diverse tipologie di robot disponibili nel campo della robotica industriale. Solitamente si considerano robot di primo livello, robot di secondo livello e robot di terzo livello. Vediamo quali sono le principali differenze tra queste tipologie:
- robot di primo livello: questo robot è programmato per svolgere in maniera precisa l’incarico che gli è stato assegnato. È dotato di un software al suo interno che gli fornisce parametri pre-impostati sulla velocità, la direzione, la distanza e l’accelerazione, che gli consentono di compiere naturalmente dei movimenti coordinati;
- robot di secondo livello: questi robot possiedono un sistema interno flessibile, capace di adattarsi al meglio nelle diverse condizioni di lavoro. Possono rientrare in questa categoria, ad esempio, i sistemi automatici dotati di visione artificiale. Grazie a questa caratteristica, la struttura meccanica capisce come pianificare la traiettoria del robot per adattarla alla forma dell’oggetto e alle sue dimensioni;
- robot di terzo livello: si tratta di robot dotati di reti neurali. Attraverso questi componenti, i robot sono in grado di prendere decisioni in totale autonomia. Attualmente, questi tipi di robot non sono impiegati nel settore della robotica industriale, ma sono in sviluppo dei prototipi, per cui potrebbero essere utilizzati nel settore in futuro.
Robot industriali prezzi
I robot industriali sono macchinari ad alta precisione e specializzazione, ma quanto costa un robot industriale? Acquistare un robot a prezzi vantaggiosi è fondamentale per chi cerca un investimento più accessibile, tuttavia l’acquisto deve essere fatto tenendo sempre in considerazione la qualità. I prezzi dei robot industriali usati sono più bassi rispetto a quelli dei prodotti nuovi, tuttavia non sempre sono macchinari efficienti e sicuri.
Ottimi robot usati sono quelli che vengono venduti all’asta giudiziaria. In questi casi, i macchinari sono controllati e sicuri, infatti ad ogni lotto è allegata una perizia, contenente la descrizione dello stato attuale del bene ed eventuali difetti e difformità. Questo documento è realizzato da parte di un esperto nominato dal tribunale, pertanto ne è garantita la veridicità. Infine, bisogna considerare che prima di piazzare un’offerta, chi partecipa a un’asta giudiziaria può decidere di visionare il macchinario, in modo da verificarne le caratteristiche di persona.