Bonus assunzione under 36: istruzioni per fare domanda
Grazie al via libera della Commissione UE è ora possibile accedere al bonus assunzione under 36. Si tratta di una serie di sgravi fiscali previsti per coloro che assumono giovani sotto i 36 anni a tempo indeterminato. I datori possono quindi ottenere un esonero contributivo del 100%. Quest’agevolazione vale anche per la trasformazione di contratti a tempo determinato in indeterminato. Si tratta di un’iniziativa che mira a incoraggiare l’occupazione giovanile e soprattutto a stabilizzarla. Sei curioso di saperne di più? Continua a leggere e scopri tutto ciò che devi sapere sul bonus assunzione under 36 e come fruire degli sgravi fiscali. Nello specifico, Industrial Discount parlerà di:
- come funziona il bonus assunzione under 36;
- rapporti di lavoro e contributi esclusi;
- istruzioni INPS sulle modalità di fruizione;
- requisiti specificati dall’INPS.
Come funziona il bonus assunzione under 36
La manovra ha esteso anche al 2023 la possibilità di godere del bonus assunzione under 36, già introdotto nel biennio 2021-2022. Si tratta di un’iniziativa che ha ottenuto molto successo in termini di risultati. Nel nostro paese, il tasso di occupazione giovanile ha spesso destato preoccupazione, ma a farlo è in particolare la precarietà. L’obiettivo del governo è quindi quello di sostenere i giovani lavoratori agevolando la loro stabilità professionale. Il percorso per farlo passa proprio dai datori di lavoro.
Assumendo un ragazzo o una ragazza sotto i 36 anni a tempo indeterminato, o trasformando il suo contratto a termine, l’azienda può godere dell’esonero totale dei contributi previdenziali a suo carico. L’esenzione è del 100%, per un massimo di otto mila euro all’anno, per tre anni. Il bonus è valido a prescindere che il contratto sia full-time o part-time. Possono ottenere gli sgravi fiscali anche le agenzie del lavoro che stipulano contratti di somministrazione a tempo indeterminato.
Per poter usufruire dell’agevolazione, è però necessario che i lavoratori assunti presentino i seguenti requisiti:
- massimo 35 anni d’età (35 anni e 365 giorni);
- assenza di un precedente impiego a tempo indeterminato con lo stesso datore o con un altro. La stessa regola vale anche per i contratti indeterminati stipulati all’estero.
Coloro che prima dell’assunzione hanno svolto un periodo di apprendistato, con il medesimo datore o con uno differente, rientrano nel bonus. Bisogna inoltre specificare che gli sgravi fiscali, che hanno una durata massima di tre anni, vengono invece allungati a quattro anni per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno.
Rapporti di lavoro e contributi esclusi
Il bonus under 36 presenta al suo interno anche delle limitazioni, tra questi ad esempio quelli relativi al contratto di lavoro. Non tutti i tipi di contratto infatti garantiscono la possibilità di fruire dell’agevolazione. Vediamo quali sono quelli non validi:
- contratti di prestazione occasionale (ex voucher);
- contratti a chiamata o di lavoro intermittente, anche se a tempo indeterminato;
- contratti di lavoro domestico.
Queste tre tipologie di rapporto di lavoro quindi sono escluse dall’agevolazione, ma non finisce qui. Gli sgravi fiscali, infatti, non riguardano tutte le tipologie di contributi. Quelli esclusi sono:
- premi e contributi dovuti all’Inail;
- contributi al fondo per il TFR;
- contributi di natura non previdenziale;
- contributi per i fondi interprofessionali per la formazione continua;
- contributi di solidarietà per la previdenza complementare o assistenza sanitaria;
- contributi di solidarietà per lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti.
L’esenzione contributiva può essere cumulabile con altri incentivi economici, ad esempio quelli per l’assunzione di disabili o beneficiari Naspi. Al contrario, essa non è cumulabile con altre esenzioni o riduzioni contributive.
Istruzioni INPS sulle modalità di fruizione
Con una circolare, pubblicata lo scorso 22 giugno, l’INPS ha fornito tutte le istruzioni necessarie per usufruire del bonus assunzione under 36.
Innanzitutto, la circolare precisa quali datori di lavoro possono godere dell’agevolazione: tutti i datori di lavoro privati, imprenditori o meno, tra cui rientrano anche quelli del settore agricolo. Sono invece esclusi dagli esoneri:
- imprese del settore finanziario e domestico;
- aziende sottoposte a sanzioni da parte dell’Unione Europea.
Gli incentivi previsti valgono per le assunzioni/trasformazioni dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. La soglia massima di esonero contributivo per il datore, riferita alla paga mensile, è di 666,66 euro. Per i contratti stipulati/trasformati nel corso del mese, bisogna considerare 16,12 euro per ogni giorno di fruizione dell’esenzione. In caso di rapporti di lavoro part-time, il massimale dev’essere ridotto proporzionalmente.
Inoltre, l’INPS chiarisce come funziona il riconoscimento del bonus in casi particolari, ad esempio:
- nel caso di contratto part-time indeterminato, l’esonero spetta anche se il lavoratore è assunto da due datori di lavoro diversi. Il vincolo però è che la data di assunzione sia la stessa. Nel caso fosse diversa, il secondo datore in ordine temporale perderebbe il diritto all’esenzione;
- per quanto riguarda l’eventualità di cessione del contratto indeterminato a un nuovo datore, il godimento dell’agevolazione, già concesso al cedente, può essere trasferito al nuovo datore;
- situazione similare riguarda il trasferimento d’azienda. Anche in questo caso, infatti, il rapporto lavorativo prosegue con il nuovo datore e il lavoratore mantiene tutti i diritti previsti.
Requisiti specificati dall’INPS
La circolare emessa dall’INPS in merito al bonus assunzione presenta un’ampia gamma d’informazioni. Tra queste, troviamo i requisiti necessari per il datore di lavoro per beneficiare dell’agevolazione. Il datore:
- dev’essere innanzitutto in regola con il DURC, ossia il documento unico di regolarità contributiva;
- non deve avere perpetrato violazioni di norme relative alla tutela delle condizioni di lavoro;
- deve applicare gli accordi e i contratti collettivi nazionali.
Gli obblighi però non finiscono qui. Il bonus infatti non spetta se:
- assumendo il lavoratore si viola un diritto di precedenza stabilito dalla legge o dal contratto collettivo nazionale;
- il datore di lavoro è in atto di sospensione per crisi aziendale o riorganizzazione;
- l’azienda ha effettuato nei sei mesi precedenti licenziamenti per giustificato motivo oggettivo in seguito a una procedura di riduzione del personale. Stessa regola vale per i nove mesi successivi, in caso contrario il beneficio verrà interrotto.
Hai tutti i requisiti che servono e sei pronto ad assumere un giovane under 36? Questa può essere l’occasione giusta per creare una solida base di talenti per il futuro della tua azienda. Sfruttando il bonus assunzione under 36, potrai non solo contribuire all’occupazione giovanile, ma anche beneficiare di sgravi fiscali significativi. Ricorda che investire nelle persone è fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’azienda.