Prezzi dei macchinari usati, come districarsi tra le offerte online
Per chi vuole acquistare macchinari usati, ecco una breve guida per trovare il prezzo migliore.
Comprare un macchinario usato è indubbiamente una soluzione economica e vantaggiosa. Con un po’ di cautele, facendo attenzione nella ricerca, è possibile fare dei veri e propri affari. Ma come districarsi tra le varie offerte pubblicate online e trovare l’usato che fa per noi?
In questo articolo affronteremo l’argomento, focalizzando l’attenzione su:
- Come viene determinato il prezzo di un macchinario usato
- Come trovare macchinari economici online
- Macchinari all’asta: l’alternativa all’usato tradizionale
Come viene determinato il prezzo di un macchinario usato
Quando pensiamo ai macchinari usati i prezzi che ci immaginiamo sono solitamente vantaggiosi, specialmente se comparati con quelli delle macchine nuove di zecca, anche se in molti settori non ci sono linee guida precise per fissare il prezzo di un macchinario usato.
Esistono tuttavia alcuni fattori che concorrono a influenzare il prezzo dell’usato, tra cui:
- Svalutazione immediata (20-30%): i macchinari perdono il 20% del valore appena acquistati, e il 30% nel primo anno.
- Rarità del macchinario (+20-10%): una macchina rara potrebbe trovare più difficilmente un acquirente. Ma è anche vero che un macchinario molto comune si deprezza rapidamente proprio perché ce ne sono molte sul mercato
- Attrezzatura e accessori (+20-10%): la presenza di accessori può raddoppiare il valore di un macchinario. D’altro canto, se mancano alcuni accessori è facile che il prezzo venga abbattuto se tali elementi sono essenziali al funzionamento del macchinario. Occorre valutare attentamente il rischio di acquistare un macchinario a cui mancano pezzi difficili da reperire.
- Età in anni e ore di lavoro (-50%): sicuramente è il fattore principale in grado di incidere sul prezzo. Alcuni macchinari (tecnologie avanzate e leggere) si deprezzano molto rapidamente se sono sostituiti da modelli più avanzati, mentre altri mantengono più a lungo il loro valore (tecnologie pesanti). Le ore di lavoro sono l’elemento in grado di esprimere le reali condizioni di un macchinario e per valutarle si dovrà sapere quanti turni di otto ore di fila sono stati coperti.
- Manutenzione, aggiornamenti, standard (+40%-30%): il livello di manutenzione del macchinario incide notevolmente sul prezzo finale. Un macchinario ben tenuto, che abbia ricevuto le dovute riparazioni e revisioni riesce a conservare il suo valore senza deprezzarsi. Macchinari aderenti agli standard e aggiornati sono in grado di mantenere un prezzo che si avvicina a quello del nuovo.
- Costi di acquisizione, messa a nuovo e condizioni di vendita (-15%): sul prezzo finale dell’usato incidono anche i costi associati allo smontaggio, carico, trasporto e installazione del macchinario. Se particolarmente elevati, chiaramente si riduce la convenienza dell’usato.
- Ammortamento (-5%): il costo di un macchinario viene ripartito in funzione del numero di anni per l’acquisto in tante quote quanti sono gli esercizi nei quali il macchinario sarà presumibilmente impiegato. Alla fine del periodo di ammortamento la macchina non ha più valore dal punto di vista reddittuale, ma mantiene un valore produttivo.
Come trovare macchinari economici online
Fare un acquisto di un macchinario usato in rete è sicuramente più semplice e pratico dell’acquisto di persona presso i punti vendita fisici. E-commerce e market place online permettono di avere a portata di clic una vasta scelta di macchinari e di effettuare transazioni ovunque ci troviamo utilizzando la propria carta di credito o altri metodi di pagamento. Per molti macchinari acquistare online garantisce un ottimo risparmio ma occorre essere certi dell’affidabilità dei rivenditori ed evitare di farsi abbagliare dai prezzi particolarmente allettanti.
Per poter acquistare un macchinario usato online senza rischi è importante che il sito a cui ci affidiamo offra tutte le garanzie per un acquisto sicuro e macchinari usati di ottima qualità. Occorrerà informarsi prima sulla reputazione del rivenditore in modo da minimizzare i rischi dell’operazione. I siti che offrono informazioni precise sui rivenditori, tra cui i contatti e l’indirizzo, ma anche lo storico delle vendite già effettuate, garantiscono agli utenti la possibilità di effettuare transazioni in totale tranquillità.
La presenza di schede tecniche dettagliate e di foto del macchinario agevola sicuramente la ricerca, come pure l’indicazione delle ore di utilizzo della macchina. Come abbiamo detto, questo elemento è essenziale per capire se l’acquisto che stiamo per fare è davvero conveniente.
Per molti siti è possibile salvare la propria ricerca e inserendo la propria email si riceveranno degli alert con i nuovi macchinari inseriti. In questo modo si potrà trovare il macchinario ideale più rapidamente poiché non sarà necessario tornare sul sito e ripetere la propria ricerca.
Macchinari all’asta: l’alternativa all’usato tradizionale
Una valida alternativa all’usato tradizionale è dato dalle aste di macchinari industriali.
Esistono portali specializzati in aste giudiziarie che rivendono macchinari all’asta per vari settori industriali. Si tratta di beni che provengono da fallimenti aziendali e procedure concorsuali che vengono rivenduti a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Spesso si tratta di macchinari nuovi o con poche ore di lavoro, ecco perché acquistando all’asta si possono concludere ottimi affari.
È sufficiente registrarsi al portale e, se interessati ad accaparrarsi uno o più lotti, versare la cauzione richiesta il cui importo è pari al 10% del prezzo offerto (o del prezzo base se l’asta è con incanto). A questo punto è possibile inserire la propria offerta, ma occorre chiarire alcuni concetti per capire bene quale offerta presentare.
Nelle aste rilevano due diversi importi: il prezzo base d’asta e il rilancio minimo.
Il prezzo base è il valore che la procedura, e quindi il giudice, in seguito alla perizia ha definito per quel bene. Chi intende presentare un’offerta se non sono presenti altre offerte può offrire un prezzo pari alla base d’asta, diversamente dovrà fare un’offerta che includa il rilancio minimo indicato dal sistema.
In un’asta inoltre può essere stabilito un prezzo di riserva: si tratta del prezzo minimo non dichiarato al di sotto del quale il lotto non potrà essere aggiudicato. Esiste dunque una differenza tra prezzo base e prezzo minimo che riguarda le modalità con cui i due prezzi vengono definiti. Il prezzo base viene fissato in seguito alla perizia fatta da un esperto nominato dal Tribunale. Il prezzo di riserva invece viene stabilito dal venditore e non è conosciuto agli altri offerenti, pertanto anche se vi è un migliore offerente l’aggiudicazione potrebbe non essere confermata.
Infine, se un’asta va deserta il Giudice può decidere di stabilire una nuova vendita e in questo caso si ha una riduzione del prezzo base d’asta fino al 25% rispetto all’asta precedente. Chi partecipa a un’asta potrebbe decidere di attendere che la prima asta vada deserta per aggiudicarsi il bene quando il prezzo base è ribassato, e concludere così l’affare migliore.