Legge Sabatini: autotrasporto più competitivo con i contributi a fondo perduto per acquisto macchinari
Gli incentivi alle imprese per l’acquisto di beni strumentali sono stati confermati per il 2019. Una buona notizia per il settore autotrasporti.
Acquisto di beni strumentali incentivi alle imprese della “Nuova Sabatini” prorogati dunque anche per il 2019. Si tratta di una misura fondamentale per le imprese che quest’anno intendono investire nell’acquisto di attrezzature e macchinari da utilizzare nell’attività produttiva. Anche gli autotrasportatori, inseriti da qualche tempo tra le categorie beneficiarie, potranno richiedere questa importante agevolazione e incrementare così la propria competitività e produttività. Esistono però ancora molti dubbi sulle modalità di applicazione di questa normativa nel settore dei trasporti: è bene allora definire i requisiti necessari per godere delle agevolazioni della Nuova Sabatini. Intanto, devi sapere che per usufruire del contributo previsto occorre che:
- I beni acquistati siano nuovi e riferiti ad immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali”, e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, nonché a software e tecnologie e digitali;
- gli investimenti riguardino beni caratterizzati da “autonomia funzionale”, correlati con l’attività produttiva svolta dall’impresa.
È, questa, una premessa fondamentale per individuare le casistiche che possono godere delle agevolazioni della Legge Sabatini nell’autotrasporto. Anche se si potrebbe pensare che tra gli acquisti agevolabili rientrino solo quelli relativi alla realizzazione o all’ampliamento di uno stabilimento. Ma in realtà non è così.
Beni strumentali incentivi alle imprese Nuova Sabatini: cosa prevedono
Anche nel 2019 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili viene prorogata la misura che prevede agevolazioni per acquisto macchinari nuovi, la cosiddetta “Legge Sabatini” o “Nuova Sabatini”. Ricordiamo che si tratta di contributi a fondo perduto per acquisto macchinari, ovvero di somme che vengono erogate senza imporre la restituzione delle stesse e finalizzate a favorire la produttività e l’innovazione in determinati settori. Nello specifico, questa manovra sostiene gli investimenti realizzati per “acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali”.
Tale misura mira a favorire l’accesso al credito delle PMI, infatti alla concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti per favorire gli investimenti in macchinari e attrezzature, si aggiunge un contributo da parte del ministero dello Sviluppo economico rapportato agli interessi su tali finanziamenti. La durata massima dell’investimento deve essere di 5 anni, per un importo minimo di 20.000 euro fino a un massimo di 2 milioni di euro. Il finanziamento deve essere utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili. L’importo del contributo erogato dal ministero è determinato sul valore degli interessi calcolati prendendo, in via convenzionale, un finanziamento di cinque anni e di importo uguale all’investimento, con un tasso di interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Legge Sabatini autotrasporto: cosa finanzia
Anche il settore autotrasporto fa parte delle categorie che possono godere delle agevolazioni previste dalla “Nuova Sabatini” per l’acquisto di macchinari nuovi, veicoli e attrezzature di trasporto.
A patto che l’investimento rientri in una delle tipologie previste dal Regolamento UE 651/2014, ossia “realizzazione di un nuovo stabilimento, ampliamento di uno stabilimento esistente, diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi, trasformazione radicale del processo produttivo complessivo in uno stabilimento esistente”.
Per il trasporto, ciò implica che non si potrà finanziarie la mera sostituzione degli autoveicoli. Per richiedere l’agevolazione prevista dalla Legge Sabatini 2019 sarà invece necessario che l’automezzo presenti caratteristiche migliorative rispetto a quelli già in dotazione. Ad esempio, perché dotato di una capacità di carico superiore, o perché in grado di diversificare la tipologia di merci trasportate.
Sono inoltre agevolabili quei veicoli che si aggiungono al parco mezzi. Ma per ottenere il finanziamento, è necessario che l’investimento venga avviato dopo che l’azienda ha presentato la domanda di contributo.
Legge Sabatini autotrasporto: vendita differita rispetto all’acquisto
Acquistare un veicolo nuovo per beneficiare della Nuova Sabatini e venderne uno successivamente non fa decadere la possibilità di accesso agli incentivi previsti. È quanto indicato dal Ministero, che afferma che se il nuovo veicolo presenta caratteristiche superiori rispetto a quello venduto in un secondo momento allora sarà agevolabile. Gli autotrasportatori potranno dunque sfruttare le agevolazioni previste per sostituire veicoli obsoleti con veicoli all’avanguardia. Tale operazione infatti viene ritenuta alla stregua di un ampliamento delle dotazioni aziendali in essere, e quindi viene ritenuta ammissibile dalla Nuova Sabatini.
Legge Sabatini autotrasporto: come fare domanda
Possono fare domanda per l’agevolazione tutte le piccole e medie imprese che hanno un’attività di trasporto conto terzi o conto proprio, operanti in qualsiasi settore produttivo. Per accedere al contributo devono però essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese.
Chi intende usufruire del bonus macchinari 2019 per l’acquisto di nuovi autoveicoli deve inviare domanda per via telematica al ministero dello Sviluppo economico. Il modulo deve essere compilato in formato elettronico, firmato digitalmente e inviato tramite PEC all’indirizzo della Banca o intermediario finanziario accreditato alla quale l’azienda richiede il finanziamento.
L’agevolazione della Nuova Sabatini non può coesistere con il contributo previsto per la rottamazione e contestuale acquisizione di veicoli a motore euro 6 di massa pari o superiore alle 11,5 tonnellate previsto dal decreto investimenti all’autotrasporto.