Come smaltire ecologicamente la propria auto
Se stai leggendo questa guida, significa che la tua auto è arrivata al termine del suo ciclo vitale. Questo momento arriva per tutti, ed è necessario essere preparati. Come si usa dire, “la terra non la ereditiamo dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Per tale motivo il tema del riciclo è sempre più importante nella nostra società. Appunto per questo, dato che tutti i veicoli contengono fluidi nocivi per la salute e per l’ambiente, è fondamentale smaltire il proprio mezzo in maniera ecologica. Farlo è più facile di quanto pensi. Continua a leggere per saperne di più e scoprire i modi corretti per smaltire la tua auto. In particolare, si parlerà di:
- perché è importante lo smaltimento ecologico
- i 5 modi per smaltire un veicolo rispettando l’ambiente
- lo smaltimento sostenibile delle batterie delle auto elettriche.
Smaltimento: perché l’ecologia è importante
La tutela dell’ambiente è uno degli argomenti attuali più centrali nel dibattito pubblico. Per proteggere gli ecosistemi, infatti, sono state modificate numerose norme, tra cui quelle relative allo smaltimento delle auto. Questo perché l’autodemolizione rappresenta una delle attività più inquinanti se fatta in modo incontrollato. Il motivo di tale rischio ambientale deriva da alcuni componenti presenti in tutti i veicoli:
- la batteria: si tratta della parte più pericolosa. La colpa è da attribuirsi principalmente al piombo contenuto in essa. Uno smaltimento non adeguato potrebbe portare alla fuoriuscita del piombo, con conseguente contaminazione del terreno. Tutti i prodotti agricoli sarebbero non più commestibili e l’acqua contaminata;
- il carburante: prima di procedere con la rottamazione dell’auto, è necessario eliminare il carburante residuo nel serbatoio. Che si tratti di gasolio, benzina o gpl, ogni tipo di carburante rappresenta una minaccia ambientale. Nell’affidarsi a una discarica, è necessario essere sicuri che essa segua le giuste indicazioni di smaltimento per rispettare l’ambiente;
- l’olio motore: componente che rappresenta un pericolo sia per il terreno, sia per le eventuali falde acquifere presenti. Il rischio è anche per le popolazioni che risiedono vicino al centro di rottamazione, e che rischiano di ammalarsi. Si tratta di un rifiuto altamente nocivo. Basti pensare che quattro litri di olio sono sufficienti per inquinare uno specchio d’acqua grande quanto un campo da calcio.
Queste parti devono essere trattate da professionisti che siano in grado di renderle innocue. Seguendo le giuste regole di smaltimento, si può davvero contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. In particolare, è possibile ridurre l’inquinamento atmosferico, la quantità di rifiuti nelle discariche e preservare le risorse naturali. Un’ottima idea può essere quella di acquistare auto elettriche. Anche qui le difficoltà di smaltimento non mancano, ma il rischio d’inquinamento è notevolmente ridotto. Affronteremo questo tema più avanti nel dettaglio.
5 modi per rottamare l’auto in maniera ecologica
Come avrai capito, rottamare il proprio veicolo rispettando l’ecologia è un dovere morale e civico. Vediamo alcuni metodi che possono permetterti di proteggere l’ambiente.
- Azienda di demolizione: vendere la tua auto a un’azienda specializzata è il modo più facile. Saranno loro a occuparsi di tutto. Tu dovrai soltanto annullare la registrazione del veicolo prima che lo smaltimento avvenga. La cosa importante è assicurarsi che i professionisti scelti utilizzino metodi di smaltimento sostenibili;
- divisione in macroparti: questo è un metodo che, oltre a rispettare l’ambiente, potrebbe farti guadagnare qualcosa. Tra i pezzi vendibili troviamo ad esempio le maniglie, i sedili, i cavi elettrici e altro ancora. Potresti venderli online o alle concessionarie locali. Rappresenta la procedura di smaltimento più ecologica e redditizia;
- donazione: un altro modo sostenibile di smaltire la tua auto è quello di donarla a un ente di beneficenza. Questi enti generalmente si sostengono proprio grazie alle donazioni. Scegli quindi l’ente che meglio rappresenta una causa che ti sta a cuore. Sarà un gesto di grande valore e ti permetterà anche di ottenere delle detrazioni fiscali;
- autodemolizione: nel caso l’auto sia in condizioni non recuperabili, la migliore opzione è portarla in un’azienda di riciclo. Qui vengono prima estratte le parti metalliche per la produzione o lavorazione di altri veicoli. Si tratta di una modalità di smaltimento che permette di non sprecare l’energia e le risorse che si sarebbero usate per produrre nuovi componenti. Inoltre, riduce anche la quantità di rifiuti che poi finiscono nelle discariche;
- concessionaria: un’altra opzione interessante è quella di scambiare la tua vecchia auto con una nuova. Ti eviterai lo stress della classica vendita, che comporta pubblicità e ricerca di clienti. Potrai liberarti del tuo veicolo senza complicazioni, rispettando l’ambiente e ottenendo un nuovo mezzo.
Auto elettriche, lo smaltimento della batteria
Nonostante le auto elettriche siano una valida alternativa ai classici veicoli a motore termico, anche loro presentano dei problemi. Tra questi, troviamo lo smaltimento della batteria. Pure in tal caso però esistono soluzioni che permettono di farlo in maniera sostenibile. Al momento l’opzione più diffusa è quella di donargli una seconda vita. In poche parole, una volta esaurite, le batterie divengono accumulatori di energia. Ad esempio, in Italia esiste il progetto “Pioneer”: le batterie esauste vengono usate per accumulare energia per l’impianto fotovoltaico che alimenta l’aeroporto di Fiumicino. Si tratta di una procedura già in uso in altri Paesi europei e in Cina.
Dopo questa seconda, vita è comunque necessario che le batterie non vengano gettate in discarica e dunque bisogna riciclarle nuovamente. Su questo punto però, la strada è ancora lunga. L’Unione Europea sta lavorando in tal senso per trovare soluzioni di riciclo più efficienti. Citiamo ad esempio il progetto “Acrobat”. Consiste nell’estrarre dalle batterie delle auto elettriche il litio, il fosforo e la grafite. Si tratta di materie prime attualmente difficili da sostituire e la cui estrazione ha un notevole impatto ambientale. Per questo motivo è una scelta sostenibile quella di recuperarle. In linea generale, le batterie devono essere portate presso centri specializzati per il trattamento dei componenti.
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