Guida alle detrazioni fiscali 2019

guida detrazioni fiscali 2019

Cosa sono le detrazioni fiscali e quali spese è possibile scaricare dalle tasse.

I contribuenti italiani sono tenuti a compilare, ogni anno tra Marzo e Luglio, la Dichiarazione dei Redditi in cui indicano oltre ai redditi percepiti anche le spese sostenute nel corso dell’anno precedente, in modo da ottenere le detrazioni fiscali e il rimborso Irpef.

Chi fa il 730, così come chi presenta il modello Redditi PF (solitamente i titolari di partita IVA), deve dunque verificare scontrini e ricevute in modo da inserire in Dichiarazione dei Redditi le spese che danno diritto alle detrazioni fiscali e ottenere una riduzione delle tasse da pagare.

In questa guida parleremo delle detrazioni fiscali 2019 e ti daremo alcune indicazioni su:

  • differenza tra detrazioni e deduzioni;
  • detrazioni lavoro autonomo;
  • detrazioni lavoro dipendente;
  • quali spese si possono scaricare dal 730.

Differenza tra detrazioni e deduzioni

All’interno delle agevolazioni fiscali troviamo due categorie principali: le deduzioni e le detrazioni fiscali. Le deduzioni fiscali riducono il reddito imponibile e includono: le ritenute assistenziali e previdenziali, gli assegni periodici al coniuge separato o divorziato, i contributi per la pensione complementare, i contributi alle organizzazioni non governative che operano nei paesi in via di sviluppo, le erogazioni liberali in favore di università o fondazioni universitarie.

Sottraendo queste spese dal reddito lordo annuo si ottiene il reddito imponibile. Sul reddito imponibile verranno quindi applicate le aliquote Irpef e calcolate le tasse da pagare.

Le detrazioni fiscali riducono invece l’imposta lorda. Si possono ottenere detrazioni per alcune spese, come quelle per la salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo della prima casa. Altre spese che permettono di ottenere detrazioni fiscali derivano dal fatto di essere lavoratore autonomo o dipendente, essere pensionato oppure avere familiari a carico.

In alcuni casi le detrazioni fiscali sono calcolate come percentuale della spesa sostenuta, fino a un massimo definito per il tipo di spesa. In altri si parte da una cifra prefissata che viene ricalcolata sulla base del reddito del dichiarante, ad esempio nel caso delle detrazioni per figli a carico.

Esistono poi alcune detrazioni che diminuiscono all’aumentare del reddito, come quelle per lavoro autonomo o dipendente, per la pensione o per i familiari a carico.

Detrazioni lavoro autonomo

È prevista una specifica detrazione fiscale per alcuni soggetti che rientrano nella categoria dei lavoratori autonomi: si tratta dei professionisti e titolari di partita IVA, ma più in generale di chi svolge attività di lavoro non dipendente, sia essa continuativa oppure occasionale.

La detrazione prevista è pari a 1.104 euro per chi ha redditi annuali inferiori a 4800 euro; mentre per chi ha redditi superiori a 4.800 euro, ma inferiori a 55.000 euro, è necessario fare il seguente calcolo:

Detrazione=[(55.000 – Reddito Complessivo)/50.200]*1.104

Detrazioni lavoro dipendente

Il lavoratore dipendente può beneficiare di alcune detrazioni legate al rapporto di lavoro in essere. Le detrazioni sono inversamente proporzionali al reddito imponibile, pertanto al crescere del reddito diminuiranno le detrazioni. Dipendono inoltre dal numero di giorni effettivamente lavorati nell’anno e dal tipo di rapporto di lavoro dipendente. Il calcolo delle detrazioni previste andrà fatto in base alla fascia di reddito in cui il contribuente ricade.

Nel caso di reddito imponibile inferiore a 8.000 euro, la detrazione sarà di 1.800 euro rapportati al numero di giorni lavorati nell’anno di riferimento. Esiste tuttavia un minimo pari a 690 euro per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e di 1.380 euro per i rapporti a tempo determinato.

Se il reddito imponibile si colloca nella fascia compresa tra 8.000 e 28.000 euro, il calcolo da fare sarà il seguente:

Detrazione=978 + [902 x (28.000 – Reddito Complessivo) : 20.000]

Se il reddito imponibile rientra nella fascia compresa tra 28.000 e 55.000 euro, il calcolo da fare è il seguente:

Detrazione=978 x [(55.000 – Reddito Complessivo) : 27.000]

Per i redditi imponibili superiori a 55.000 euro, invece, non è prevista alcuna detrazione.

Quali spese si possono scaricare dal 730

Le detrazioni e deduzioni fiscali vengono calcolate dal CAF o direttamente dall’Agenzia delle Entrate in maniera automatica quando viene presentato il modello 730 precompilato. Quello che deve interessare al contribuente è invece quali spese si possono scaricare dal 730.

All’interno del modello 730 o Unico per la Dichiarazione dei Redditi occorre indicare le spese detraibili e deducibili sostenute dal contribuente dichiarante e dai propri familiari fiscalmente a carico.

Anche nel 2019 tra le spese detraibili rientrano quelle per la casa, con i vari bonus Irpef previsti per chi effettua ristrutturazioni, lavori volti a migliorare l’efficientamento energetico dell’abitazione o interventi di sistemazione aree scoperte.

A queste vanno ad aggiungersi le spese per cui è possibile beneficiare del rimborso del 19%: spese scolastiche, sanitarie e, dallo scorso anno, anche le spese sostenute per l’abbonamento ai mezzi pubblici (che potranno essere portate in detrazione fino a un massimo di 250 euro di spesa sostenuta).

Tra le novità detrazioni fiscali 2019 è bene ricordare che è possibile richiedere il rimborso Irpef delle spese sostenute in favore dei minori o di maggiorenni con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici.

Queste sono dunque le principali novità da inserire nella dichiarazione dei redditi, da aggiungersi alle spese principali per cui è prevista una detrazione Irpef del 19%. Ecco l’elenco delle spese detraibili e deducibili nel 2019:

  • spese sanitarie, ma solo per la parte che eccede la franchigia di 129 €; spese mediche e sanitarie per persone con disabilità;
  • spese veterinarie;
  • interessi passivi del mutuo per chi ha comprato casa o altre tipologie di immobili;
  • spese per l’affitto;
  • spese scolastiche;
  • spese per la frequenza di università pubbliche o private;
  • spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità;
  • spese per le attività sportive dei figli;
  • spese per l’asilo nido;
  • spese funebri;
  • spese per intermediazione immobiliare
  • spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede;
  • premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza;
  • erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
  • contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
  • premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi.

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali si dovrà prestare attenzione alla corretta compilazione del modello 730, indicando le spese detraibili sostenute nell’anno 2018 nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi. Alcune di queste sono già inserite all’interno del modello 730 precompilato.

Ricordiamo che l’importo che è possibile portare in detrazione fiscale nel 2019 varia in base alla tipologia di spesa sostenuta. Ad esempio, per le spese legate alla ristrutturazione l’importo massimo detraibile è pari a 96.000 euro; per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, invece, il limite è fissato a 10.000 euro di spesa.